lunedì 6 febbraio 2012

Bao!






















Chi mi segue nella pagina facebook già ne è al corrente, sono al lavoro per Bao Publishing.
L'immagine che vedete è il loro rito di iniziazione: tutti gli autori interpretano a modo loro Cliff, la loro mascotte. Sono una casa editrice giovane anche se dal loro catalogo non si direbbe. Proprio oggi è uscita la notizia che poteranno in Italia "Portugal" di Pedrosa, grande capolavoro che ha vinto il premio della FNAC al Festival di Angouleme, non fatevelo sfuggire!

Il progetto che porterò sugli scaffali targati Bao sta avendo una lunga gestazione e grazie a loro sta prendendo una forma inaspettata e più accattivante. E' un progetto che hanno visto diversi editori e più di uno ha dimostrato interesse. Solo uno però ha detto una frase che ha del magico: "lavoriamoci assieme". Vi assicuro, non è facile trovare un editore che dica una cosa del genere, ho sentito "fammici pensare", "a cosa assomiglia?" o addirittura "ok ma togli le tue osservazioni personali". Trovare un editore che rispetti l'autore e anzi gli dia una mano a crescere non è scontato. Quel "lavoriamoci assieme" indica passione. Sarà un piacere lavorare così.

A proposito di passione: la Banda Bao ha preso sotto la sua ala anche Dei di Alex Crippa ed Emanuele Tenderini, altro esempio di grande passione e divertimento.

restate sintonizzati!

venerdì 3 febbraio 2012

Angouleme (e dintorni) (6° parte)
















Nel post precedente ho parlato della possibilità di avere visuali da punti elevati: penso che questa immagine renda l'idea. Spostandomi per strade alternative, da piazza New York in direzione del Museo del Fumetto, cerco di evitare il fiume di visitatori e vedo spuntare, tra i tetti irregolati e malconci ma incredibilmente vivi, Chapelle de Bézines che troneggia sulla linea d'orizzonte. Per disegnare ho dovuto usare due paia di guanti!

giovedì 2 febbraio 2012

Angouleme (e dintorni) (5° parte)






















Uno dei luoghi in cui di sicuro incapperete girando per la città è la cattedrale di Saint Pierre. Essendo sconsacrata, durante il festival è utilizzata come sede espositiva.
Lo ammetto, la sua facciata elaboratissima, il freddo e qualche linea di febbre mi hanno costretto ad essere più approssimativo del solito ma spero mi perdonerete.
Angouleme è posizionata su una collinetta che domina il paesaggio circostante ed è ricca di saliscendi, dislivelli, scalinate... Mi ha sempre affascinato proprio per questo, non c'è una costante nella visuale di chi cammina per la città, spesso si possono vedere i tetti delle case più basse, cosa alla quale non sono abituato...
Mentre stavo disegnando sono spuntati due ragazzi che praticavano il parkour.
Posto ideale per farlo. Un altro modo di vivere lo spazio urbano...